8 Luglio 2002 - Inizio delle operazioni di avvolgimento

Sono presenti:

Mauro PERRELLA (Ansaldo Superconduttori),
Silvano ANGIUS (Ansaldo Superconduttori)
Stefania FARINON (INFN Ge),
Sandro SQUARCIA (INFN Ge),
Rosanna PUPPO (INFN Ge),
Cristiana PRIANO (TERA),
N. 2 avvolgitori (ditta ORMET),
sig. ROMEO (part-time) (ditta ORMET),
Antonio MARTINI (part-time) (Ansaldo Superconduttori, distaccato alla ORMET)



Questa mattina la Forma di Avvolgimento era montata sulla Macchina Avvolgitrice, pronta e montata nella configurazione idonea ad ospitare le spire avvolte.  

Il conduttore è stato montato su un Porta-aspo. Il tiro viene modulato da un freno a disco, le cui ganasce sono comandate da una pressione pneumatica controllata da un regolatore.

In una prima fase sono state avvolte circa 2 spire, notando che le stesse presentavano parecchie deformazioni concentrate (gobbe, svergolamenti, curvatura a passo corto, ecc) che, unitamente al valore del tiro fino ad allora impostato (circa 14 kg), non permettevano di ottenere un soddisfacente posizionamento ed impiccamento delle spire.

Si è appreso che erano state eseguite precedentemente delle prove di avvolgimento e che il conduttore utilizzato era stato poi riavvolto sull’aspo. Data lo stato completamente ricotto del conduttore e la sua estrema duttilità, tali prove hanno contribuito a creare le deformazioni localizzate sopra citate.

E’ stato quindi deciso di tagliare la parte di conduttore precedentemente utilizzata e di ri-iniziare l’avvolgimento con del conduttore ancora inutilizzato. E’ stato pure deciso di aumentare il tiro del conduttore, al fine di aumentare l’impaccamento radiale.

Non è stato possibile misurare il nuovo valore del tiro, ma ad un controllo diretto sulla tensione del cavo, questa risultava decisamente superiore alla precedente, azzarderei almeno superiore ai 20 kg.
In questo modo, il posizionamento e l’ impaccamento delle spire è decisamente migliorato, arrivando pure ad eliminare completamente le svergolature localizzate del conduttore.

Un problema riscontrato sia nella prima che nella seconda fase di avvolgimento, è stato il fatto che il conduttore, in prossimità delle testate, dal lato della porzione di bobina che andrà successivamente deformata, presenta un tratto di circa 220 mm non supportato. Questo porta il conduttore in tensione a correre lungo la corda invece che sull’arco teorico.

E’ stata esaminata la possibilità di sospendere le attività e costruire dei supporti idonei ad eliminare l’inconveniente. Ma tale intervento avrebbe dovuto essere di un buon livello di precisione, trattandosi di differenze comunque minime.

Infatti, da un veloce calcolo è risultato che la differenza tra la corda e l’arco era di 0.34 mm che, per due testate , fanno 0.68 mm, un valore in assoluto più piccolo della più rosea previsione di precisione ottenibile su una spira di circa 4 m di sviluppo circonferenziale.

Oltre tutto, tale differenza tende a ridursi man mano che gli strati aumentano. Per cui è stato deciso di non intervenire e di accettare la leggera deviazione della spira dalla traiettoria teorica.

L’ingresso del conduttore nella forma di avvolgimento è stato fissato alla piattaforma della forma mediante un morsetto.

Sono stati preparati dei riempitivi di salto di spira, rastremati a coda di topo, da inserire all’inizio ed alla fine di ciascuno strato. A questo punto è stato possibile ultimare il primo strato senza problemi, arrivando ad avvolgere le 13 spire a disegno.

A questo punto il gioco tra le spire compattate assialmente e lo spazio a disposizione nella forma tra i due sballamenti è stato misurato in circa 1.8 mm. Tale spazio andava riempito con degli spessoramenti, al fine da creare uno sballamento al secondo strato, contro il quale, tra l’altro, compattare le spire in avvolgimento.

Tali spessoramenti sono stati effettuati con del cartone da rotori di motori elettrici, fortunatamente della misura giusta per lo scopo. In tal modo è stato possibile guidare il conduttore nel secondo strato, inserendo e premendo in posizione il riempitivo.

Ultima questione, le testate. Queste sono state misurate essere 4 mm più alte degli sballamenti rimovibili. Ciò comportava il fatto che, lungo le testate, gli spessoramenti avrebbero dovuto essere di 4+1.8 = 5.8 mm.

E’ stato deciso di effettuare solo uno sballamento discreto in n. 2 punti per testata, creando delle staffe che si ancorassero temporaneamente agli attacchi degli spallamenti propri della forma di avvolgimento previsti per le testate. 

Tra queste staffe e gli avvolgimenti verranno messi degli spessori locali di 5.8 mm, che ridurranno quindi la campata non supportata del conduttore lungo le testate ed impediranno che lo stesso possa accidentalmente saltare e cadere sul livello sottostante, evento da scongiurare in quanto sarebbe difficile riportare il conduttore con tiro nella sua posizione originale.

A fine mattinata è stata quindi aggiornata la visita, dandoci appuntamento domani mattina, 9/7/02, per proseguire l’avvolgimento.

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